Negli ultimi dieci anni a Cambridge il numero di infezioni da gonorrea è aumentato di sei volte.
Secondo gli ultimi dati del NHS, il numero di casi a Cambridge ha raggiunto quota 248 nel 2023. Si tratta di oltre sei volte superiore al numero di casi registrati in città nel 2012, quando sono iniziati i registri regionali.
La gonorrea è una malattia sessualmente trasmissibile, che si diffonde più spesso tramite rapporti sessuali non protetti. Se non curata, la malattia può dare origine a complicazioni come l’infertilità e la cecità.
Cambridge ha registrato il tasso più alto di casi nel Cambridgeshire, con l’equivalente di una persona su 593 che contrae la malattia rispetto a una su 2.416. Il tasso di diagnosi a Cambridge nel 2023, di 169 infezioni ogni 100.000 persone, supera significativamente la media nazionale di 149 ogni 100.000.
I casi della malattia sono aumentati in tutto il paese negli ultimi dieci anni, con il tasso di infezione triplicato. I numeri delle infezioni sono diminuiti durante i lockdown pandemici, prima di risalire a livelli record.
La gonorrea risale ai tempi biblici, con menzioni dell’infezione nei primi documenti della razza umana. Si pensa che la malattia sia citata più volte nella Bibbia, in particolare nell’Antico Testamento.
Gli ultimi dati arrivano mentre la British Association for Sexual Health and HIV (BASHH) mette in guardia da uno “scenario difficile” per i servizi di salute sessuale, causato da “tagli ai finanziamenti e pressioni sulla forza lavoro”.
Nel 2023 i servizi per la salute sessuale in Inghilterra hanno registrato un numero record di 4,6 milioni di consultazioni, con un aumento del 44% rispetto al 2019.
Il presidente del BASHH, il professor Matthew Phillips dell’Università del Lancashire Centrale, ha affermato che i servizi per la salute sessuale si trovano in un “punto critico” e ha chiesto lo sviluppo di una strategia nazionale per la salute sessuale.
In vista delle elezioni generali previste per questa settimana, Phillips ha dichiarato che “il prossimo governo ha l’opportunità di cambiare le sorti (…) per garantire a tutti un accesso tempestivo alle competenze a supporto della buona salute e del benessere sessuale”.