In una nuova lettera aperta guidata dalla Uyghur Rights Campaign, gli studenti hanno criticato il modo in cui il Jesus College China Forum ha trattato il tema della comunità uigura.
La lettera esprime “seria preoccupazione” per la condotta del China Forum del Jesus College e per il suo “trattamento del tema della minoranza uigura in Cina” insieme ad “altre questioni in corso sui diritti umani in Cina”.
I gruppi per i diritti umani sostengono che la Cina ha detenuto più di un milione di uiguri, per lo più nella regione autonoma uigura dello Xinjiang, mentre gli Stati Uniti, tra gli altri paesi, hanno accusato lo Stato di aver commesso un genocidio.
Tra gli ospiti del China Forum c’è il professor Hu Angang, un professore cinese dell’Università di Tsinghua, il cui lavoro accademico ha “influenzato” la politica etnica del Partito Comunista Cinese (PCC), si sostiene nella lettera.
La petizione era indirizzata a Sonita Alleyne, preside del Jesus College, ed è stata scritta da uno dei co-presidenti della Cambridge Uyghur Rights Campaign.
Sul sito web del Jesus College si descrive il China Forum come un’iniziativa che mira ad “approfondire la comprensione reciproca tra Cina e Occidente” attraverso “seminari interdisciplinari”.
La Uyghur Rights Campaign accusa il Forum di evitare varie controversie associate al PCC, evidenziando i commenti fatti dal professor Peter Nolan, direttore del Forum, nel 2021, in cui metteva in guardia contro “una visione omogenea e corretta dello Xinjiang” e che “entrambe le visioni (dovrebbero essere) rappresentate”.
Una revisione condotta da alcuni studiosi nel 2020 ha evidenziato preoccupazioni circa l’“evitamento da parte del Forum di argomenti controversi, come la situazione politica a Hong Kong e il trattamento degli uiguri nello Xinjiang, nel programma dei seminari del China Centre”.
Il China Forum è stato ristrutturato nell’agosto 2022 con un nuovo nome e una maggiore trasparenza nei finanziamenti per affrontare le preoccupazioni sulla libertà accademica.
Tuttavia, la lettera sostiene che questa ristrutturazione è un “ritorno alla realtà della riluttanza del China Forum a impegnarsi seriamente in queste questioni”.
Il China Forum ha invitato il professor Hu Angang a un evento nell’ottobre 2023. È professore della School of Public Policy and Management e preside dell’Institute for Contemporary China Studies presso la Tsinghua University.
Ha parlato del suo libro, Modernizzazione con caratteristiche cinesi e grande potenzacon particolare attenzione al tema della “prosperità comune”.
Angang è coautore di un articolo, pubblicato originariamente nel 2011, in cui si afferma: “La pace e la stabilità a lungo termine di qualsiasi nazione si fondano sulla costruzione di un sistema con una razza unita (una razza-stato) che rafforza l’identità della razza-stato e diluisce l’identità del gruppo etnico”.
Nella lettera si sostiene che le “idee espresse nel documento hanno influenzato l’attuale ‘politica etnica’ del PCC, nell’ambito della quale si sono verificate e continuano a verificarsi le atrocità nello Xinjiang”.
Richieste di libertà di informazione viste da Università ha rivelato che “i membri del comitato consultivo o del gruppo di gestione hanno avanzato almeno sei volte proposte per organizzare un seminario sul tema degli uiguri”.
Richieste di libertà di informazione viste da Università descrivere dettagliatamente le preoccupazioni del Tesoriere in merito ai costi associati all’interpretazione in tali eventi, ma non quelle specificamente relative ai parlanti uiguri.
La Uyghur Rights Campaign chiede al China Forum di pubblicare e rispettare un codice di due diligence, nonché di istituire canali di comunicazione regolari, formali e pubblici con studenti e borsisti.
La Cambridge Uyghur Rights Campaign ha già criticato l’Università e la facoltà AMES per il loro silenzio nei confronti del trattamento riservato dalla Cina ai musulmani uiguri.
Un portavoce del Jesus College ha detto Università: “Il China Forum organizza una serie di seminari accademici molto apprezzati che coprono una vasta gamma di argomenti e opinioni, tutti supervisionati da un comitato che include studenti ed esperti accademici indipendenti. Il Jesus College e il China Forum rimangono fortemente impegnati nella libertà accademica”.