L’articolo esamina diverse situazioni che consentirebbero lo sviluppo del giacimento di gas denominato Gaza MarineTamami Ono per il Varsity
Una rivista giuridica della Cambridge University Press si è scusata in seguito alla pubblicazione di un articolo che esplorava come Israele potrebbe sfruttare le riserve di gas naturale a Gaza se annettesse l’area.
A seguito di critiche significative, il comitato editoriale e il caporedattore del Leiden Journal of International Law (LJIL) ha rilasciato delle scuse per l’articolo. I redattori hanno inoltre affermato di “riconoscere i motivi di critica” e “stanno adottando misure relative al futuro di questo particolare pezzo e in particolare su come possiamo rispondere alle preoccupazioni che sono state sollevate”.
L’articolo esamina diverse situazioni che consentirebbero lo sviluppo del giacimento di gas denominato Gaza Marine.
L’abstract discuteva di come i giacimenti di gas furono scoperti nell’area nel 2000 ma non furono sviluppati a causa del “complicato status politico della Striscia di Gaza negli ultimi due decenni”. Il documento descrive poi in dettaglio quattro scenari in cui potrebbero essere sfruttati, l’ultimo dei quali è la “parziale annessione israeliana di Gaza”.
Questa proposta ha suscitato rabbia online, con i critici che hanno accusato gli accademici israeliani autori dell’articolo di legittimare “l’espropriazione coloniale”.
Reagendo al pezzo, ha detto uno studente di dottorato Tempi di istruzione superiore che: “Una funzione primaria del mondo accademico occidentale è quella di consentire e giustificare le depredazioni estrattiviste-colonialiste dell’Occidente. Vergognatevi, mostri.
Il documento sottolinea che l’annessione sarebbe illegale e difficilmente favorirebbe lo sviluppo del giacimento di gas. Descrive anche altri scenari in cui potrebbe aver luogo l’estrazione del gas, tra cui l’indipendenza palestinese, l’occupazione continuata da parte di Israele e un’amministrazione internazionale transitoria a Gaza.
In una dichiarazione che affronta la controversia, la LJIL afferma di “sottolineare i principi fondamentali del diritto internazionale secondo cui l’annessione dei territori è illegale e che il popolo palestinese ha il diritto all’autodeterminazione”.
Lo ha detto un portavoce della Cambridge University Press Università: “La Cambridge University Press rispetta l’indipendenza delle riviste che pubblica nel prendere decisioni editoriali in linea con le nostre Linee guida etiche per la pubblicazione di ricerca.”