L’amministratore delegato era in carica solo da aprileSarah Anderson per Varsity
L’amministratore delegato della Cambridge Students’ Union (SU) ha rassegnato le dimissioni, dopo un mandato di sei mesi che ha visto la SU coinvolta in numerosi scandali.
L’amministratore delegato, il cui ruolo all’interno dell’SU prevede di assistere il resto del personale nel portare “avanti i flussi di lavoro necessari per realizzare il nostro piano strategico”, era in carica solo da aprile.
L’incarico fa parte del Senior Management Team (SMT) dell’SU e svolge un ruolo cruciale nella gestione strategica e operativa dell’istituto. Altre posizioni nell’SMT includono il Direttore dell’impegno dei membri e il Direttore delle imprese e dei servizi.
Lo scorso anno l’SMT ha dovuto affrontare accuse di razzismo, nepotismo e bullismo da parte di diversi membri dello staff dell’SU, con membri dell’SU che hanno riferito di aver assistito a colleghi appartenenti a minoranze etniche che hanno subito trattamenti ingiusti e molestie da parte dell’SMT.
Il mandato dell’amministratore delegato ha visto anche una serie di dimissioni dal team sabbatico, con le dimissioni sia delle donne che dei funzionari del welfare nel periodo di Pasqua. Durante questo mandato, anche l’ex presidente del corso di laurea Vareesh Pratap ha iniziato uno sciopero della fame per la presunta “corruzione” e il “bullismo” dell’istituto.
Il nuovo CEO entrerà in un momento di cambiamento significativo all’interno dell’SU, con una recente revisione della governance che riforma il suo team sabbatico, tagliando i ruoli dei responsabili delle donne, del BME, del welfare, delle disabilità e dell’accesso, dell’istruzione e della partecipazione. Questi ruoli saranno sostituiti da tre ruoli di vicepresidente, insieme a campagne di “liberazione” indipendenti.
Lo ha detto un portavoce dell’SU Università: “Il nostro CEO è passato da Cambridge SU per cogliere una nuova opportunità più adatta alla sua famiglia. Le auguriamo tutto il meglio per il suo nuovo lavoro e per tutti gli impegni futuri”.