Cambridge è una fucina di innovazione scientifica. E con essa arriva una pletora di artefatti scientifici trovati nei college e in tutta la città, alcuni dei quali potresti passare beatamente inconsapevole. Università presenta la nostra selezione dei migliori monumenti scientifici di Cambridge.
Gonville e Caio: Stephen Hawking, Francis Crick e John Venn
Caius Old Courts ospita una serie di artefatti scientifici commemorativi. A Caius Court, un monumento è stato deposto fuori dall’ufficio del defunto scienziato Stephen Hawking a Caius Court. Incise sulla lastra di pietra vicino alla Porta d’Onore ci sono le parole: “Ricordati di guardare le stelle e non i tuoi piedi“, insieme alla famosa equazione di Hawking sull’entropia di un buco nero.
Nella Hall si trovano una serie di vetrate commemorative di eminenti scienziati caiani, sebbene “non manchino candidati, perché il college ha più premi Nobel che finestre libere”. Tra queste, un diagramma di Venn che commemora il matematico John Venn. La vetrata del fisico James Chadwick mostra una particella alfa che bombarda un atomo di berillio, in commemorazione della sua scoperta del neutrone. Il fisiologo premio Nobel Sir Charles Sherrington e una raffigurazione del teorema di Green nel calcolo vettoriale (chiamato così in onore del matematico caiano George Green).
Francis Crick “diede la sua benedizione” alla sua finestra che mostrava la doppia elica del DNA Watson-Crick a condizione che Watson fosse d’accordo. La finestra non dovrebbe essere invisibile dall’esterno di notte, quando il DNA si avvolgerebbe nel modo sbagliato.
L’Aquila: scoperta del DNA
Lo storico pub è dove Crick annunciò per la prima volta di aver scoperto la struttura del DNA. Nel febbraio del 1953, un giubilante Francis Crick entrò al The Eagle di Cambridge per interrompere l’ora di pranzo di un cliente e proclamare che lui e James Watson avevano “scoperto il segreto della vita”. Ciò è commemorato da una targa blu accanto all’ingresso e anche da due targhe nella stanza centrale vicino al tavolo a cui Crick e Watson erano soliti mangiare regolarmente e lavorare per stilare un elenco di 20 amminoacidi canonici.
Di Cristo: Il Giardino di Darwin
Tra le numerose commemorazioni postume di Darwin c’è un suo ritratto in vetro colorato nella sua alma mater, il Christ’s College. Si trova nella finestra a bovindo della Hall della sua alma mater, il Christ’s College Cambridge, in una baia che si affaccia sulla First Court del College. Da Cambridge, Darwin intraprese un viaggio pionieristico di scoperta su Nave da guerra Beagle e cinquant’anni dopo la sua nascita, il suo lavoro seminale L’origine della specie è stato pubblicato. In New Court, il Giardino di Darwin è stato creato per commemorare la sua eredità, piantato con una selezione di piante che Darwin avrebbe incontrato nei suoi viaggi botanici sulla nave HMS Beagle. Presenta una statua di Darwin da giovane, scolpita da Anthony Smith.
Trinity: il melo e il primo naturalista
Si ritiene che il clone del melo di Newton sul prato esterno al Trinity College di Cambridge sia cresciuto da un innesto dell’albero originale che ispirò Sir Isaac Newton a formulare la sua teoria della gravità nel XVII secolo.
La Biblioteca Wren, a Nevile’s Court, contiene numerosi manoscritti di valore, tra cui la prima edizione di Newton Philosophiae Naturalis Principia Mathematica e il “quaderno perduto” del matematico Ramujan. Contiene i busti di Newton, del filosofo Francis Bacon che guidò il progresso sia della filosofia naturale che della rivoluzione scientifica, dell’ornitologo e primo studente di linguistica Francis Willughby, del naturalista John Ray, del matematico Isaac Barrow (noto per aver dimostrato il teorema fondamentale del calcolo).
La biblioteca presenta anche una vetrata dipinta raffigurante Newton, in abiti blu, presentato a re Giorgio III dalla Fama o dalla musa del College, in abiti gialli. La figura di Britannia sta dietro al re con Francis Bacon, in nero, seduto con carta e penna come per registrare l’occasione in basso a destra. In alto due cherubini e una donna a seno nudo annunciano questo evento con una tromba.
Queens: Ponte matematico
Secondo una leggenda popolare, il ponte matematico, che collega il vecchio “lato oscuro” al nuovo “lato luminoso” del college attraverso il fiume Cam, sarebbe stato progettato e costruito da Newton senza dadi o bulloni. Università può smentire questa diceria: il ponte fu infatti costruito nel 1749, dopo la morte di Newton.
Murray Edwards e UL: La scoperta delle pulsar
Il 28 novembre 1967, Dame Jocelyn Bell Burnell, allora studentessa post-laurea al Murray Edwards College, stava cercando quasar al Mullard Radio Astronomy Observatory appena fuori Cambridge. Mentre analizzava i dati registrati dal radiotelescopio tre mesi prima, scoprì la prima pulsar. Si tratta di stelle di neutroni rotanti magnetizzate che emettono “impulsi” di radiazione a intervalli molto regolari (tra secondi e millisecondi), formati quando stelle supergiganti esplodono in una supernova.
Sebbene la scoperta delle pulsar abbia fatto vincere un premio Nobel nel 1974, il premio è stato assegnato a due scienziati uomini, non a Bell Burnell. La tabella in cui Bell Burnell trovò per la prima volta la prova di una pulsar è conservata nell’UL.
Questa è solo una selezione dei numerosi artefatti storici della ricca tradizione scientifica di Cambridge. I college continuano a commemorare scienziati famosi, con il King’s College che spera di erigere una scultura del matematico Alan Turing.