Protesta antirazzista a Cambridge durante le rivolte nazionali

//

Alexandre Rossi

Il vice leader del consiglio comunale di Cambridge ha affermato che “Cambridge non è un posto per l’odio” Garry Knight / Flickr / Pubblico dominio

Sabato (10/08) i residenti di Cambridge, le loro famiglie e i loro bambini si sono radunati a Donkey Common per protestare contro i recenti episodi di violenza in tutto il Regno Unito.

Organizzata da Stand Up To Racism, la protesta è stata descritta dai partecipanti alla BBC News come una “celebrazione dell’umanità” e un “momento importante”.

L’evento si verifica in un periodo di violente rivolte anti-immigrazione, in cui centinaia di persone sono state arrestate in seguito alle accoltellamenti mortali di tre bambini a Southport il 29 luglio.

La protesta segue anche le contro-manifestazioni a livello nazionale contro le rivolte di estrema destra programmate mercoledì scorso (07/08), nel timore di un’altra notte di violenza.

L’evento è stato sostenuto dai membri dell’University of Cambridge University and Colleges Union, della National Education Union e di Unite the Union.

Erano presenti anche i membri del consiglio laburista locale, con Neil Shayler, uno degli organizzatori dell’evento, che ha affermato che l’obiettivo delle proteste antirazzismo era quello di “smorzare lo spirito di paura”.

Dopo queste rivolte, gli studenti di Cambridge hanno espresso preoccupazione per la loro sicurezza sulla pagina delle confessioni degli studenti Camfess. Gli studenti universitari sono pronti a tornare all’Università a ottobre.

In una dichiarazione rilasciata la scorsa settimana in cui si esortava a resistere alla divisione, la dirigenza dell’Università ha affermato: “siamo un’unica comunità e resisteremo a ogni tentativo di polarizzarci lungo linee razziali o religiose”.

La dichiarazione, scritta dai pro-vicecancellieri Kamal Munir e Bhaskar Vira, ha condannato le rivolte, descrivendole come “terribile teppismo”.

Lord Simon Woolley, presidente dell’Homerton College, ha espresso la sua indignazione in un’intervista con ITV, definendo le rivolte un “grossolano sfruttamento di una tragedia assoluta”. Lo ha ribadito in un’e-mail inviata agli studenti di Homerton la scorsa settimana.

Alice Gilderdale, vicepresidente del consiglio comunale di Cambridge, ha espresso queste preoccupazioni, affermando che “Cambridge non è un posto per l’odio”, in un messaggio inviato a Stand Up to Racism.